
1812
Invasione e ritirata di Napoleone.
1813-1814
Eserciti russi antinapoleonici in Europa.
1814-1815
Congresso di Vienna.
1815
Seconda entrata di truppe russe a Parigi.
1816
Inizio dell’attività delle società decabriste.
1825
Muore Alessandro I. Sale al trono Nicola I (1825-1855). Tentativo insurrezionale dei Decabristi, rapidamente represso. Anche i moti avviati nel Sud da altri congiurati, capeggiati da Sergei Murav’ev-Apostol, vengono facilmente repressi. Numerose condanne allo squartamento e alla decapitazione (commutate poi in impiccagione e lavori forzati a vita).
1848
Ukaz che consente ai servi della gleba di acquistare terreni (col con senso del padrone). Alcuni servi della gleba sviluppano attività industriali per conto dei loro signori, che detengono tuttavia il titolo di proprietà.
1853-1856
Guerra di Crimea. Trecentomila russi muoiono in battaglia o per malattia. Migliaia di giovani contadini presentatisi volontari credendo in una imminente liberazione dalla servitù della gleba ritornano ai villaggi amareggiati e pronti alla rivolta.
1855
Nicola I muore, sconvolto dalla catastrofe. Gli succede Alessandro II (1855-1881), che promette riforme liberali e l’abolizione della servitù della gleba. Le discussioni sui vari progetti di liberazione dei contadini saranno lunghe e deludenti.
1860
Fondazione della Banca di Stato.
1861
Soppressione della servitù personale; le condizioni per il riscatto sono tuttavia gravosissime e comportano il mantenimento temporaneo di prestazioni gratuite di lavoro, oltre al pagamento di interessi molto forti. Anche le tasse saranno ripartite in modo clamorosamente ineguale tra i nuovi piccoli proprietari e i vecchi latifondisti (in media 207 copechi per desyatina dei contadini contro 37 copechi per desyatina dei signori nella zona delle terre nere; dati analoghi, sempre di fonte ufficiale, per le altre zone).
1877-1878
Guerra russo-turca. Relativo successo russo, nonostante perdite gravissime, annullato dall’intervento diplomatico delle maggiori potenze europee, che nel Congresso di Berlino del 1878 ridimensionano drasticamente l’influenza russa nella penisola balcanica. Processi politici contro centinaia di giovani populisti.
1878
Vera Zasulič ferisce gravemente il capo della polizia di Pietroburgo, generale Fedor Trepov, che aveva fatto frustare uno studente per una lieve mancanza di rispetto. La giuria la assolve in un clima di grande esaltazione, a cui finiscono per partecipare anche alti funzionari e ufficiali; il governo sottrae i rivoluzionari arrestati alle giurie ordinarie, affidandoli alla Corte senatoria o a speciali tribunali di guerra.
1878-1881
Si intensificano gli attentati contro esponenti del regime e lo stesso zar, che, dopo un gran numero di tentativi falliti, viene ucciso il primo marzo 1881. Sale al trono Alessandro III (1881-1894), ignorante, bigotto e circondato da fanatici reazionari, come il Pobedonósčev, promotore del Santo Sinodo.
1881-1882
Primi pogrom di ebrei. Successivamente viene limitato l’accesso agli studi superiori per i giovani di origine ebraica (che vengono così maggiormente sospinti verso l’attività politica rivoluzionaria). Comincia l’esodo degli ebrei russi verso l’Occidente.
1887 Fallito attentato allo zar. Tra i condannati a morte c’è Aleksandr Il’ič Ul’janov, di 21 anni. La sua impiccagione colpisce fortemente il fratello diciassettenne, Vladimir, il futuro Lenin.
1891
Esportazione forzata di cereali e gravissima carestia, con migliaia di morti in venti dei più fertili governatorati della Russia.