1914
Nei primi sei mesi, il numero degli scioperanti in Russia raggiunge un milione e mezzo. Nonostante l’impreparazione militare, la Russia entra nella guerra mondiale. In settembre, prima grande sconfitta ai Laghi Masuri. Il nome di San Pietroburgo viene russificato e diventa Pietrogrado.
1915

Nuove sconfitte russe. I tedeschi arrivano a Varsavia, Brest-Litovsk, Vilna. In settembre i socialisti europei contrari alla guerra (ancora molto pochi) si riuniscono a Zimmerwald, in Svizzera. Lenin propone di trasformare la guerra in guerra civile, ma rimane nettamente minoritario.
1916
Il consigliere dello, zar, il «monaco nero» Rasputin, è ucciso da una congiura nobiliare (viene considerato ispiratore della politica filotedesca della zarina). L’inflazione e la carestia raggiungono livelli altissimi e provocano proteste operaie, nonostante lo stato di guerra. Le spese di guerra sono passate da 1.234 milioni di rubli nel 1914 a 14.573 milioni di rubli nel 1916. L’indice dei prezzi è passato da 238 (1 gennaio 1916) a 702 (1 gennaio 1917), considerando 100 i prezzi dell’ 1 luglio 1914.