1894
Muore Alessandro III. Subentra Nicola II, che sarà chiamato ben presto profeticamente «Nicola l’ultimo». Mediocre, indeciso e fortemente influenzabile dalla moglie e dal singolare guaritore, il «monaco nero» Rasputin, che spadroneggia a corte, Nicola II è del tutto incapace di comprendere l’ascesa del movimento rivoluzionario, che sarà spesso rafforzato proprio da decisioni irresponsabili dello zar e dei suoi stretti collaboratori. Un episodio accaduto in occasione dell’incoronazione (nel maggio 1896) appare emblematico del rapporto di Nicola II con i suoi sudditi: trecentomila persone si erano radunate per ricevere un panno, un rublo e un bicchiere con le insegne imperiali; ma, in seguito alla combinazione tra spinte inconsulte della massa e un maldestro servizio di polizia, la gente finì per accalcarsi in un fossato e ci furono tremila morti, soffocati o calpestati. Lo zar non mancò tuttavia, la sera stessa della tragedia, a un grande ballo in suo onore.